Con nota pervenuta dall’Agenzia delle Entrate in data 30/04/2020 con prot. 17714 sono stati chiariti quali sono gli elementi necessari per identificare esattamente la tipologia dell’opera in abuso e la sua consistenza al fine di poter procedere alla valutazione dell’aumento del valore venale richiesto ai sensi dell’art. 37 del D.P.R. 380/2001.
Con la nota sopra citata è stato evidenziato che con decorrenza dal 15 maggio 2020, le domande di valutazione, dovranno riportare univocamente la specificazione dell’articolo e comma del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. per cui vengono richieste.
Le richieste dovranno essere inviate, inoltre, comprensive dei seguenti documenti ed elaborati:
- relazione tecnica dettagliata con l’elenco delle opere in sanatoria, loro descrizione e consistenza nonché esatta indicazione toponomastica e catastale dell’immobile (se presente);
- elaborati grafici riferiti allo stato autorizzato;
- elaborati grafici riferiti allo stato attuale (con le opere da sanare);
- elaborati grafici con raffronto tra stato autorizzato (giallo) e stato attuale (rosso).
Gli elaborati grafici di raffronto non potranno contenere dizioni del tipo "demolizioni" – "costruzioni" in quanto non pertinenti alla valutazione economica (seppur necessarie in altre sedi).
L’Agenzia, valutando puntualmente le singole istanze, si riserva la possibilità di richiedere integrazioni documentali (ad esempio computo metrico laddove occorra) e/o delucidazioni in merito.
Qualora gli elaborati pervengano per posta elettronica certificata dovranno essere tutti firmati digitalmente e le tavole prodotte, in file estensione *.pdf (o in altre estensioni di uso comune stampabili senza l’utilizzo di software dedicati), predisposte per la stampa massimo nel formato A3.
Le richieste di valutazione non inviate con le caratteristiche di cui sopra saranno sospese fino a regolarizzazione di quanto richiesto.