Le attività e/o i servizi offerti da un agriturismo consistono nel complesso delle attività agrituristiche svolte dall’azienda, da esercitarsi in forma singola o combinata.
Sono attività agrituristiche, oltre all’ospitalità e alla somministrazione di pasti e bevande:
- presenza nell’ambito dell’azienda agrituristica di raccolte di oggetti, biblioteca o materiale divulgativo relativi alle tradizioni rurali;
- organizzazione di attività di formazione e divulgazione culturale in materia di civiltà rurale e tradizione locale;
(2-bis). organizzazione di corsi di cucina imperniati sulla tradizione rurale;
(2-ter). organizzazione di corsi per enoamatori e per assaggiatori di prodotti tipici ed enogastronomici locali; - organizzazione ed ospitalità di attività seminariali;
- organizzazione di iniziative ricreative o celebrative utilizzando gli spazi aziendali;
- l’organizzazione di iniziative che abbiano luogo sul reticolo idrico e navigabile utilizzando spazi aziendali attrezzati;
- l’organizzazione di attività volte alla valorizzazione del patrimonio storico o culturale presente nell’ambito dell’azienda o anche nelle vicinanze;
- accompagnamento e presentazione di percorsi e punti di osservazione della fauna e della flora autoctona e fornitura di materiale didattico e di osservazione;
- disponibilità in azienda di biblioteca a soggetto naturalistico e videoproiezioni;
- lo svolgimento di attività sportive o escursionistiche e ricreative, quali:
- possibilità di praticare attività sportive mediante l’uso di attrezzature dell’operatore agrituristico;
- organizzazione di intrattenimenti ed attività di animazione per il tempo libero finalizzate ad una migliore fruizione e conoscenza del territorio;
- possibilità di organizzare nell’ambito dell’azienda o nelle vicinanze, percorsi escursionistici nelle loro diverse forme;
- possibilità di predisporre aviosuperfici in conformità alla normativa vigente;
- lo svolgimento di attività di pesca-turismo, nonché le attività connesse;
(d-bis). attività di prelievo ittico all’interno delle aziende agricole utilizzando bacini artificiali già esistenti; - lo svolgimento di attività di ittiturismo, che consiste nell’offerta di alloggio e di somministrazione di pasti e bevande, secondo i seguenti criteri:
- utilizzo di fabbricati: l’attività può essere esercitata nell’abitazione dell’imprenditore o in qualsiasi fabbricato nella disponibilità dell’impresa ittica, purché situato ad una distanza non superiore a un chilometro dal corpo idrico o specchio d’acqua in cui viene esercitata l’attività di pesca professionale;
- prevalenza del tempo di lavoro;
- apporto di materie prime;
- l’organizzazione di attività di ippoturismo, quali:
- attività ippoturistica: possibilità di ospitare e mantenere equidi non di proprietà fino ad un numero massimo di 50 capi adulti utilizzando allo scopo almeno una quota non inferiore al 50% di unità foraggere di propria produzione, e di utilizzare equidi presenti in azienda per passeggiate o attività di turismo, organizzate da soggetti in possesso delle autorizzazioni e degli attestati che abilitano e qualifichino a svolgere tale attività;
- attività di ippoterapia: si intende la collaborazione con l’addetto alle terapie, da effettuarsi sulla base di una collaborazione con enti ed organismi competenti e accreditati; tale attività può essere svolta da soggetti in possesso delle autorizzazioni e degli attestati che abilitano allo svolgimento di tale attività con l’impiego di equidi;
- attività agri-turistico-venatoria, che si caratterizza per la possibilità di utilizzare selvaggina ai fini dell’allenamento e dell’addestramento dei cani da caccia e del prelievo venatorio così come previsto dalle normative vigenti;
- attività finalizzata all’ospitalità, utilizzo e addestramento di cani, fino ad un numero massimo di venti, per la valorizzazione del rapporto uomo-animale nell’ambito rurale;
- attività didattiche, quali:
- organizzazione di corsi ed attività pratiche nel campo delle tecniche agricole e di trasformazione dei prodotti e tematiche ambientali, anche in collaborazione con scuole e istituzioni formative, compresi enti ed associazioni;
- valorizzazione del ruolo dell’agricoltura nell’educazione ambientale ed alimentare, della conoscenza della campagna, della memoria del mondo rurale e della maestria degli agricoltori;
- azienda didattica, che riguarda l’organizzazione di percorsi didattici rivolti alle giovani generazioni, mirati alla riscoperta della realtà agricola e del corretto rapporto uomo-animale;
- fattoria didattica accreditata e riconosciuta ai sensi di deliberazione della Giunta regionale;
- fattoria sociale, che concerne l’organizzazione di attività mirate a fini formativi e riabilitativi, favorendo il benessere e il reinserimento sociale di persone svantaggiate attraverso mansioni specifiche a contatto con l’ambiente rurale;
- organizzazione di attività di agrinido e agriasilo anche in convenzione con comuni, istituzioni scolastiche, associazioni di promozione sociale, organizzazioni religiose;
- organizzazione di campi estivi eventualmente residenziali, anche in convenzione con comuni, istituzioni scolastiche, associazioni di promozione sociale, organizzazioni religiose;
- organizzazione di attività finalizzate all’intrattenimento e all’aggregazione di persone della terza età, anche in convenzione con comuni, associazioni di promozione sociale, organizzazioni religiose;
- fattoria del benessere, organizzazione di attività mirate alla cura e al benessere psico-fisico delle persona, utilizzando prodotti di propria produzione e spazi aziendali, così come specificato in apposite linee guida regionali; per lo svolgimento di questa attività gli operatori devono essere in possesso di idonei attestati di qualifica.
Ultima modifica: 22 Novembre 2021 alle 16:24