Sportello Unico Digitale - Alto Milanese

Impianti di distribuzione carburanti per autotrazione ad uso privato

Per impianto di distribuzione carburanti per autotrazione ad uso privato si intendono tutte le attrezzature fisse o mobili composte da erogatore collegato a serbatoio interrato, oppure da contenitori-distributori fuori terra, completi di erogatore, di tipo omologato ai sensi della normativa vigente, ubicate in spazi all’interno di stabilimenti, cantieri, magazzini e simili, di proprietà o in uso esclusivo, destinate al rifornimento di automezzi, mezzi targati e non targati, di proprietà o in leasing in uso al titolare dell’autorizzazione, con esclusione delle attrezzature fisse o mobili destinate ai carburanti agevolati per uso agricolo.

Per questi impianti vige il divieto di cessione di carburanti a terzi, a titolo oneroso o gratuito.

L’autorizzazione è rilasciata dal Comune attraverso il competente SUAP ed è subordinata alle verifiche di conformità relative:

  • alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali;
  • alle prescrizioni concernenti la sicurezza in materia di sanità, tutela dell’ambiente e prevenzione degli incendi;
  • alle prescrizioni in materia fiscale nei casi richiesti.

Attività e modelli

Informazioni

Chi può presentare l’istanza
Deve essere presentata dal legale rappresentante, in caso di società, o dal soggetto, persona fisica, titolare della ditta individuale, o da un delegato appositamente designato tramite procura.

A chi deve essere presentata
Allo sportello competente per il territorio in cui si svolge l’attività o è situato l’impianto oggetto dell’attività produttiva o di prestazione di servizi.

Come deve essere presentata
L’istanza deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso questo portale.

Requisiti morali
Per esercitare una attività di impianto di distribuzione carburanti, occorre essere in possesso dei requisiti morali previsti dalla normativa antimafia.

Requisiti professionali: non sono richiesti specifici requisiti professionali.

Disponibilità dei locali/area: avere la disponibilità dei locali/area in cui si intende esercitare l’attività.

Conformità dei locali: i locali dove si intende svolgere l’attività devono avere caratteristiche costruttive conformi al regolamento edilizio ed alla strumentazione urbanistica comunale, nonché al Testo Unico per l’edilizia (agibilità, prevenzione incendi, normativa urbanistica, barriere architettoniche, norme igienico-sanitarie, ecc.), rispettare le norme in materia di gestione dei rifiuti, impatto sulla viabilità, tutela dell’inquinamento acustico (impatto acustico) nei casi richiesti ed avere una destinazione d’uso compatibile con l’attività stessa che dovrà essere verificata prima della presentazione della pratica sul portale.

Rispetto delle norme: l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme applicabili all’attività oggetto della pratica e delle relative prescrizioni in materia di igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale (atmosfera), tutela del paesaggio, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza degli impianti, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria, ecc.

Registro imprese: l’impresa deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio (l’unità locale deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio entro un massimo di 30 giorni dalla data di avvio dell’attività).

Collaudo: ad ultimazione dei lavori e prima della messa in esercizio, i nuovi impianti, gli impianti sottoposti a ristrutturazione totale e quelli potenziati con metano e GPL devono essere collaudati, su richiesta del titolare dell’autorizzazione, da apposita commissione nominata dal comune/Suap e composta da rappresentanti designati dal comune, dal comando provinciale dei vigili del fuoco, dall’ufficio delle dogane, dall’ASL dall’ARPA competenti per territorio.

Altre Autorizzazioni:

  • Vigili del Fuoco: per tutti gli adempimenti richiesti a garanzia della sicurezza dell’impianto;
  • ARPA-Ambiente: per adempimenti relativi all’inquinamento ambientale, in base alla normativa vigente;
  • INAIL (ex ISPELS)-Sicurezza sui luoghi di lavoro: adempimenti INAIL e relativi all’impiantistica.

I costi per avviare l’istanza sono composti da:

  • marca da bollo di valore vigente (ove dovuto);
  • diritti SUAP (se richiesti);
  • diritti di istruttoria dei vari Enti coinvolti (se richiesti).Per informazioni riguardo la modalità di pagamento vedere sezione Pagamenti.

Nel corso del procedimento l’interessato può prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti. Nei confronti del provvedimento finale è possibile avvalersi delle tutele amministrative e giurisdizionali previste dall’ordinamento vigente.

Maggiori informazioni sugli strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale.

Nel caso l’utente sia autenticato è possibile consultare le informazioni dalla sezione La mia scrivania > Le mie pratiche > Presentate.

Ultima modifica: 11 Aprile 2024 alle 15:26
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