Sportello Unico Digitale - Alto Milanese

Impianti di distribuzione carburanti ad uso pubblico stradali e autostradali

Gli impianti di distribuzione carburanti sono aree adeguatamente attrezzate destinate alla distribuzione di carburanti per autotrazione; tali impianti possono essere realizzati ad uso “pubblico” o ad “uso privato” per l’esclusivo rifornimento dei mezzi di una ditta privata.

Gli impianti ad uso pubblico, a sua volta distinguibili tra stradali e autostradali, sono costituiti da una o più colonne di erogazione di carburanti per autotrazione, dai serbatoi contenenti i carburanti stessi e da eventuali servizi ed attività economiche integrative.

Per svolgere l’attività di distribuzione di carburante ad uso pubblico stradale occorre ottenere apposita autorizzazione rilasciata dal SUAP come previsto dall’art. 85 L.R. 2 febbraio 2010 n. 6 e dall’art. 2 D.G.R. 9 giugno 2017 n. X/6698 .

Per svolgere l’attività di distribuzione di carburante ad uso pubblico autostradale occorre ottenere apposita autorizzazione rilasciata dal SUAP come previsto dall’art. 85 L.R. 2 febbraio 2010 n. 6 e dall’art. 11 D.G.R. 9 giugno 2017 n. X/6698 .

La concessione per gli impianti autostradali di distribuzione di carburante ha validità di diciotto anni ed è soggetta a rinnovo.

È richiesta l’autorizzazione o la concessione anche in caso di aggiunta di carburanti diversi da quelli già autorizzati, la ristrutturazione totale dell’impianto e la trasformazione dell’impianto da servito a non assistito.

Attività e modelli

Informazioni

Chi può presentare l’istanza
Deve essere presentata dal legale rappresentante, in caso di società, o dal soggetto, persona fisica, titolare della ditta individuale, o da un delegato appositamente designato tramite procura.

A chi deve essere presentata
Allo sportello competente per il territorio in cui si svolge l’attività o è situato l’impianto oggetto dell’attività produttiva o di prestazione di servizi.

Come deve essere presentata
L’istanza deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso questo portale.

Requisiti morali
Per esercitare una attività di impianto di distribuzione carburanti, occorre essere in possesso dei requisiti morali previsti dalla normativa antimafia.

Requisiti professionali: non sono richiesti specifici requisiti professionali.

Disponibilità dei locali/area: avere la disponibilità dei locali/area in cui si intende esercitare l’attività.

Conformità dei locali: i locali dove si intende svolgere l’attività devono avere caratteristiche costruttive conformi al regolamento edilizio ed alla strumentazione urbanistica comunale, nonché al Testo Unico per l’edilizia (agibilità, prevenzione incendi, normativa urbanistica, barriere architettoniche, norme igienico-sanitarie, ecc.), rispettare le norme in materia di gestione dei rifiuti, impatto sulla viabilità, tutela dell’inquinamento acustico (impatto acustico) nei casi richiesti ed avere una destinazione d’uso compatibile con l’attività stessa che dovrà essere verificata prima della presentazione della pratica sul portale.

Rispetto delle norme: l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme applicabili all’attività oggetto della pratica e delle relative prescrizioni in materia di igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale (atmosfera), tutela del paesaggio, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza degli impianti, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria, ecc.

Registro imprese: l’impresa deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio (l’unità locale deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio entro un massimo di 30 giorni dalla data di avvio dell’attività).

Collaudo: ad ultimazione dei lavori e prima della messa in esercizio, i nuovi impianti, gli impianti sottoposti a ristrutturazione totale e quelli potenziati con metano e GPL devono essere collaudati, su richiesta del titolare dell’autorizzazione, da apposita commissione nominata dal comune/Suap e composta da rappresentanti designati dal Comune, dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dall’Ufficio delle Dogane, dall’ASL e dall’ARPA competenti per territorio.

Autorizzazioni:

  • Vigili del Fuoco: per tutti gli adempimenti richiesti a garanzia della sicurezza dell’impianto;
  • ARPA-Ambiente: per adempimenti relativi all’inquinamento ambientale, in base alla
    normativa vigente;
  • INAIL (ex ISPELS)-Sicurezza sui luoghi di lavoro: adempimenti INAIL e relativi all’impiantistica;
  • Provincia: nel caso l’impianto si collochi su tratti provinciali.

I costi per avviare l’istanza sono composti da:

  • marca da bollo di valore vigente (ove dovuto);
  • diritti SUAP (se richiesti);
  • diritti di istruttoria dei vari Enti coinvolti (se richiesti).Per informazioni riguardo la modalità di pagamento vedere sezione Pagamenti.

Nel corso del procedimento l’interessato può prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti. Nei confronti del provvedimento finale è possibile avvalersi delle tutele amministrative e giurisdizionali previste dall’ordinamento vigente.

Maggiori informazioni sugli strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale.

Nel caso l’utente sia autenticato è possibile consultare le informazioni dalla sezione La mia scrivania > Le mie pratiche > Presentate.

Ultima modifica: 11 Aprile 2024 alle 15:24
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