Messa in esercizio, variazione capacità ricettiva, trasformazione e/o trasferimento in altra sede unità d'offerta esistente, cambiamento soggetto gestore, cessazione, sospensione, riattivazione, variazioni societarie, rinuncia istanza e richiesta archiviazione
Per mettere in esercizio, variare la capacità ricettiva, trasformare e/o trasferire in altra sede un’unità d’offerta esistente, cambiare il soggetto gestore, cessare, sospendere, riattivare una sospensione, variazioni societarie (cambio legale rappresentante, trasferimento sede legale, modifica ragione sociale o denominazione sociale, modifica amministratori società, altra modifica societaria), rinunciare ad un’istanza presentata, richiederne l’archiviazione, relativamente ad un’attività di unità d’offerta sociali (strutture per prima infanzia: asilo nido, micronido, centro prima infanzia, nido in famiglia), occorre presentare la seguente comunicazione corredata dei necessari documenti.
Le fattispecie sopra riportate soggette a comunicazione, ad eccezione della messa in esercizio, variazione capacità ricettiva, trasformazione e/o trasferimento in altra sede unità d’offerta esistente, cambiamento soggetto gestore, sono sottoposte a semplice verifica e archiviazione. La comunicazione non è assoggettata a marca da bollo.
Nota da D.d.s. 27 gennaio 2023, n.946 – Allegato 5
Si veda la nota di Regione Lombardia prot. G1.2022.0044500 del 04/11/2022 a firma congiunta DG Famiglia – DG Welfare, con cui sono stati forniti chiarimenti in merito all’obbligo di Registrazione ai sensi dell’art. 6 par. 2 del Reg. CE 852/04 per le Unità d’Offerta Sociale (UdO), individuando le casistiche in cui le UdO possono essere soggette all’obbligo di SCIA a seconda dell’organizzazione dell’attività di preparazione e/o somministrazione dei pasti.
Termini di conclusione del procedimento
in caso di messa in esercizio, variazione della capacità ricettiva, trasformazione e/o trasferimento in altra sede unità d’offerta esistente, cambiamento del soggetto gestore
A seguito della presentazione della CPE (Comunicazione Preventiva d’Esercizio), completa di tutta la documentazione a supporto, è possibile avviare immediatamente l’attività, o comunque l’attività può essere avviata dalla data indicata sulla CPE stessa. L’Ufficio ricevente verifica la completezza della comunicazione e di quanto autodichiarato anche relativamente ai requisiti posseduti; in caso di incompletezza, entro 30 giorni lavorativi, ne dà comunicazione al presentante e fissa un termine per la presentazione delle integrazioni. L’Ufficio, effettuate le verifiche, richiede all’ATS territorialmente competente la visita di vigilanza, che sarà effettuata entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta. Entro 75 giorni dalla richiesta, l’ATS è tenuta a comunicare l’esito dell’attività di vigilanza, inviando il verbale del sopralluogo. Se la vigilanza è positiva la procedura di CPE si conclude. Nel caso in cui ci fossero problemi o segnalazioni in merito alla mancanza dei requisiti richiesti, verrà data una prescrizione, in cui si definiranno i termini per adeguarsi alla normativa vigente o, se le carenze portassero ad un pericolo per gli utenti, si provvederà ad assumere provvedimenti di inibizione o limitazione dell’attività.
Termini di conclusione del procedimento in caso di cessazione, sospensione, riattivazione, variazioni societarie, rinuncia istanza e richiesta archiviazione
La presentazione della COMUNICAZIONE, completa di tutta la documentazione a supporto, ha efficacia immediata.